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Conoscere il passato per capire il presente

Interbellico tra le guerre mondiali con Mirko Campochiari, Parabellum

30 novembre 2025

Una serata con Mirko Campochiari (Parabellum) per offrire un'analisi approfondita delle conseguenze della Prima Guerra Mondiale, concentrandosi sui tre principali trattati di pace che posero le basi per la successiva instabilità e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
I trattati di pace del 1919 non riuscirono a creare una pace duratura, ma furono piuttosto degli armistizi ventennali (come profetizzato da Ferdinand Foch), in quanto generarono risentimento profondo e un imperativo di revisione in quasi tutte le nazioni coinvolte.

La Questione della Germania: Il Ritorno della Vendetta (Trattato di Versailles)
Il Trattato di Versailles è presentato come la radice dei problemi futuri, a causa della sua natura eccessivamente punitiva.
Umiliazione e Mito: La scelta simbolica di Versailles, dove fu proclamato l'Impero Tedesco nel 1871, fu studiata per umiliare la Germania. L'imposizione della clausola di responsabilità per la guerra e le pesanti richieste di risarcimento alimentarono il mito della "pugnalata alle spalle" (Dolchstoßlegende), secondo cui l'esercito non fu sconfitto sul campo, ma tradito dai politici civili.
Contrasto con Wilson: Il trattato ignorò in gran parte i 14 Punti di Wilson, che auspicavano a una pace morbida basata sull'autodeterminazione dei popoli. Questa intransigenza (in particolare della Francia) instillò nei vinti una volontà di vendetta, la scintilla ideologica che riaccese il conflitto due decenni dopo.

La Dissoluzione Austro-Ungarica: Instabilità Cronica (Trattati di Saint-Germain e Trianon)
I trattati che sancirono lo smembramento dell'Impero Asburgico (Saint-Germain per l'Austria e Trianon per l'Ungheria) crearono un'instabilità territoriale di lungo periodo:
La Brutalità del Trianon: Il trattato imposto all'Ungheria fu il più severo, con la perdita del 71,4% del territorio e l'esodo di oltre 3 milioni di ungheresi fuori dai confini nazionali. Questa umiliazione spinse l'Ungheria a un naturale allineamento con l'Asse (Germania e Italia) per ottenere la revisione dei confini.
L'Austria e l'Anschluss: L'Austria fu ridotta a uno stato piccolo e privo di risorse, al quale fu categoricamente proibita l'unificazione con la Germania (Anschluss). Ciononostante, la sua fragilità la rese una facile preda.
I Nuovi Stati: La creazione di nuove nazioni (come Cecoslovacchia, Polonia, Jugoslavia) lasciò ampie minoranze etniche intrappolate in stati stranieri (ad esempio i Tedeschi dei Sudeti in Cecoslovacchia). Questi stati, definiti "figli bastardi di Versailles", furono deboli e isolati, diventando presto oggetti di contesa e di rivendicazioni territoriali.

L'Italia e l'Insoddisfazione dei Vincitori
L'Italia, pur essendo una potenza vincitrice, non ottenne tutti i territori promessi dal Patto di Londra.
La "Vittoria Mutilata": Le mancate promesse e la scarsa considerazione da parte degli alleati portarono alla polemica della "Vittoria Mutilata". Questo sentimento nazionalista di tradimento, alimentato dalla frustrazione sui Balcani (con la creazione della Jugoslavia per limitare l'influenza italiana), fu un fattore chiave che spinse l'Italia, in un periodo successivo, verso l'alleanza con la Germania.

Conclusione Generale
In sintesi, i trattati di pace del 1919 (Versailles, Saint-Germain e Trianon) fallirono perché non riuscirono a bilanciare punizione e stabilità. La loro eredità fu un'Europa caratterizzata da:
- Risentimento tedesco e ungherese per le perdite e le umiliazioni subite.
- Instabilità cronica nei Balcani e nell'Europa centrale a causa di confini etnici mal definiti.
- Delusione italiana e isolamento dei nuovi stati.
Tali fattori crearono un terreno fertile per l'emergere di movimenti nazionalisti e revisionisti, il cui obiettivo primario era smantellare l'ordine stabilito a Versailles, preparando così la strada per la Seconda Guerra Mondiale.

Tratto dai video di Mirko Campochiari sul canale Youtube Parabellum.

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Mirko Campochiari, storico e orientalista, nel 2019 ha creato il canale YouTube Parabellum, dedicato alle analisi storiografiche e militari, in particolare agli approfondimenti sul conflitto in Ucraina. Membro della SISM (Società Italiana Storia Militare), fondatore e amministratore delegato (CEO) della Parabellum & Partners, think tank di analisi geopolitica e di analisi di rischio per imprese, nonché direttore editoriale dell'omonima casa editrice. Collaboratore di note riviste di geopolitica come Limes e Domino, collabora spesso con le principali reti radiofoniche e televisive nazionali.
Libri pubblicati: La sfida del Pacifico: Il teatro della prossima competizione egemonica; Storia militare della guerra russo-ucraina; Le parole della guerra: Viaggio nel mondo dei termini militari.

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