
Enti fondatori - Comunicazione - Media partner
I dimenticati
Myanmar Sudan Haiti
10 giugno 2025 dalle 21:00
GrandiDonne in Clubhouse
“Più lento, più profondo, più dolce”. “Con questo motto – osservava Alexander Langer – non si vince nessuna battaglia frontale, però forse si ha il fiato più lungo”.
Nel 2025, il mondo affronta una crisi umanitaria senza precedenti: oltre 305 milioni di persone necessitano di assistenza urgente, con 20 paesi che concentrano l'82% di questi bisogni, pur rappresentando solo l'11% della popolazione globale.
Myanmar, Sudan e Haiti sono tre paesi attualmente colpiti da gravi crisi umanitarie legate a guerre, fame e povertà. Ecco un quadro delle loro condizioni:
Myanmar
Persone bisognose di assistenza: 22 milioni.
Il colpo di stato militare del 2021 ha innescato una guerra civile, aggravata da un terremoto nel marzo 2025 che ha colpito sei regioni, lasciando milioni senza casa, senza accesso a cure mediche, istruzione o cibo.
Le aree più colpite dai combattimenti sono spesso anche le più vulnerabili ai disastri naturali.
Il terremoto (ultimo evento segnalato)
Un terremoto di magnitudo significativa ha colpito regioni già afflitte dal conflitto, tra cui gli Stati di Chin, Sagaing, Kachin e Shan.
Infrastrutture deboli o inesistenti hanno ceduto facilmente: villaggi distrutti, frane, mancanza di rifugi.
Molti degli edifici crollati erano scuole, ospedali e campi profughi.
Effetti sull’emergenza umanitaria
Accesso agli aiuti già limitato è ora quasi impossibile in alcune zone terremotate.
Le ONG e l’ONU affrontano ostacoli logistici e restrizioni imposte dalla giunta militare.
La popolazione è intrappolata tra i conflitti armati e i disastri naturali.
Il rischio di epidemie è aumentato per via delle condizioni igieniche nei campi sfollati.
Anche la paventata chiusura dell'USAID (United States Agency for International Development) ha comportato un aggravamento della crisi umanitaria ha già portata la cancellazione di 23 progetti per un valore di 569 milioni di dollari, inclusi 45 milioni destinati a democrazia, diritti umani e media indipendenti.
Tra i programmi interrotti:
Centri sanitari lungo il confine thailandese, che servivano decine di migliaia di rifugiati, sono stati chiusi.
Programmi per l'HIV gestiti dal Ministero della Salute controllato dalla giunta sono stati ridotti, con la sospensione di attività costose come lo screening del sangue.
Organizzazioni mediatiche indipendenti, come The Irrawaddy, hanno perso circa il 35% del loro budget, portando a licenziamenti e incertezze operative.
Sudan
Persone bisognose di assistenza: 30,4 milioni
La guerra civile ha causato la più grande crisi di sfollamento in Africa, con oltre 12 milioni di persone costrette a lasciare le proprie case. La carestia è diffusa, specialmente nei campi per sfollati nel Darfur.
In guerra civile dal 15 aprile 2023, quando è esploso il conflitto tra l’esercito sudanese (SAF) e le Forze di Supporto Rapido (RSF).
Interi quartieri di Khartoum distrutti, uccisioni di massa in Darfur, con atti di pulizia etnica denunciati da ONU e ONG.
Oltre 10 milioni di sfollati, la più grande crisi di sfollamento al mondo attualmente.
Il sistema sanitario è al collasso.
Carestia imminente in molte aree: mancanza di acqua, cibo e medicine.
Aiuti umanitari ostacolati o bloccati da entrambi i fronti.
La paventata chiusura dell'USAID ha già comportato le riduzioni dei finanziamenti che ha portato:
La chiusura di cucine popolari ha lasciato migliaia di persone senza accesso a pasti quotidiani.
Organizzazioni come Concern Worldwide hanno annunciato licenziamenti significativi a causa dei tagli ai finanziamenti, con impatti su servizi essenziali in paesi tra cui il Sudan.
Haiti
Persone bisognose di assistenza: 6 milioni
Haiti è in una costante crisi politica irrisolta dopo l'assassinio del presidente Moïse nel 2021. Il governo centrale è totalmente incapace di controllare la capitale Port-au-Prince.
La violenza delle bande armate, l'insicurezza alimentare e le epidemie hanno portato a una crisi umanitaria acuta.
Le bande armate controllano oltre l’80% della città, con rapimenti, stupri e violenze diffuse. Questo ha portato a oltre un milione di persone sfollate e un aumento esponenziale dei casi di reclutamento di minori nei gruppi armati.La violenza delle bande ha raggiunto livelli senza precedenti:
Massacro di Cité Soleil (Dicembre 2024): Il 6 e 7 dicembre, la gang Wharf Jeremie ha ucciso almeno 207 persone, principalmente anziani praticanti del Vodou.
Attacco a Pont-Sondé (Ottobre 2024): Il 3 ottobre, la gang Gran Grif ha massacrato oltre 115 persone, tra cui civili e agenti di polizia, causando la fuga di migliaia di residenti.
Forti piogge nel 2024 hanno causato gravi inondazioni nelle regioni di Grand’Anse, Nord e Nord-Ovest. A Jérémie, l’80% del territorio comunale è stato sommerso, con danni significativi a infrastrutture, abitazioni e coltivazioni. Oltre 6.000 agricoltori e 500 allevatori hanno perso i loro mezzi di sussistenza.
Più del 40% della popolazione soffre di insicurezza alimentare acuta. Nel 2024, è stata dichiarata ufficialmente la carestia in alcune aree di Haiti, tra cui Port-au-Prince e la valle dell’Artibonite. La crisi è aggravata dall’inflazione superiore al 30% e dalla riduzione degli aiuti internazionali.
Le scuole, gli ospedali e i servizi pubblici sono quasi inesistenti.
Epidemie (come colera) si diffondono facilmente per mancanza di acqua potabile e igiene. Il ritorno del colera ha colpito duramente Haiti, in un contesto in cui il sistema sanitario è al collasso. A gennaio 2024, almeno il 50% delle strutture sanitarie di Port-au-Prince erano chiuse o funzionavano a capacità ridotta, con solo un ospedale pubblico operativo nella capitale. La chiusura del porto e dell’aeroporto principale ha ulteriormente ostacolato la distribuzione di medicinali e aiuti.
In Haiti, i tagli ai finanziamenti dell'USAID hanno portato alla sospensione di programmi nutrizionali che fornivano supporto a 13.000 persone, con un impatto totale su almeno 550.000 beneficiari.
Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello urgente per raccogliere 908 milioni di dollari al fine di assistere 3,9 milioni di haitiani nel 2025. Tuttavia, la risposta internazionale è stata finora insufficiente, lasciando milioni di persone senza accesso a cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria.
Parliamo di popolazioni, nazioni, territori dimenticati e invisibili, in cui ogni giorno si muore per guerra, fame, disastri ambientali e cambiamento climatico.
Quando e dove? Il 10 giugno alle 21:00 su Clubhouse in GrandiDonne.
Chi modera, collabora e quali ospiti?
- Cecilia Brighi, segretaria generale di Italia-Birmania.Insieme;
- Luisa Capuzzi, giornalista, lavora nella redazione Esteri di Avvenire come inviata e si occupa in particolare di America Latina;
- Antonella Sinopoli, giornalista, africanista, ha fondato il progetto AfroWomenPoetry;
- Sonia R. Marino, architetta, ergonoma e fondatrice di 'donna immagine città' e delle room GrandiDonne;
- Stefania Capati, direttrice Radio Tuscia Event;
- Valeria Casati, Imperfezione creativa;
- Domenico Creazzo, imprenditore;
- Eleonora G. Giallombardo, consulente comunicazione;
- Giulia Parini Bruno, NuoveRadici APS;
- Mehret Tewolde Weldemicael, Associazione Le Réseau e Italia Africa Business Week;
- Leda Tripodi, ASVIS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile;
- Casimiro Vizzini, Africa-Europe Foundation e Human Cell Atlas UNESCO.
Come collegarsi e ascoltare:
- scaricare sul cellulare la app gratuita Clubhouse
- crearsi un account
- cercare e collegarsi alla house GrandiDonne
- per entrare in room entra in Clubhouse alle 21:00 del 10 giugno e troverai la room "I dimenticati, Myanmar Sudan Haiti"
VI ASPETTIAMO!
Moderatori, moderatrici e partecipanti.

Cecilia
Brighi

Lucia
Capuzzi

Antonella
Sinopoli

Sonia R.
Marino

Stefania
Capati

Valeria
Casati

Domenico
Creazzo

Eleonora G.
Giallombardo

Giulia
Parini
Bruno

Mehret
Tewolde
Weldemicael

Leda
Tripodi

Casimiro Vizzini
Cecilia Brighi, Segretaria Generale di Italia-Birmania.Insieme; componente del CdA di Oxfam Italia, ex Membro del Comitato Etico di Etica SGR; Componente del Board of Directors di Friends of China Labour Bulletin, tra i soci fondatori dell'Associazione Koinè. Componente dell'Assemblea dei Soci di ACTIONAID. Dal 2013 al 1992 responsabile nel Dipartimento Internazionale CISL delle relazioni con ILO, OCSE, UNCTAD, OMC e i paesi asiatici (Birmania, Cina, India, Pakistan, Corea, Tibet). Ha negoziato le Convenzioni ILO su OHS nelle Miniere, sui Grandi rischi industriali e la Dichiarazione ILO sulle imprese sostenibili.
Lucia Capuzzi, giornalista, laureata in Scienze Politiche, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dei Partiti e dei movimenti politici all’Università di Urbino. Dal 2004, dopo il Master all’Università Cattolica, ha intrapreso la professione giornalistica. Attualmente lavora nella redazione Esteri di Avvenire come Inviata e si occupa in particolare di America Latina, pace e nonviolenza, giustizia climatica e sociale, diritti delle donne.
Antonella Sinopoli, giornalista, africanista. Da anni si occupa di Africa sub-sahariana. Ha fondato il progetto AfroWomenPoetry per raccontare, attraverso la poesia, l'universo femminile nell’Africa che cambia. Curatrice di "Terre che piangono" di Susan Kiguli, Interlinea, 2023 e di "Una storia di sparizione", Capovolte, 2025. Autrice di "Black Sisters, le donne e la guerra nell'Africa sub-sahariana", Infinito, 2025. Per anni redattrice dell'Adnkronos. Scrive per Nigrizia e altre testate. Vive tra l'Italia e il Ghana.
Sonia R. Marino, architetta, european ergonomist certificata a Bruxelles, fondatrice di:
- ‘donna immagine città’, promozione delle pari opportunità e contrasto agli stereotipi.
- Integronomia, ricerca, formazione, consulenza e progettazione in ergonomia/ingegneria dei fattori umani e sostenibilità, applicate a wayfinding, ambienti fisici e virtuali, design e postazioni di lavoro, progettazione multisensoriale e della piacevolezza, luce/colore/fattori naturali. Pubblicazioni in ergonomia e sostenibilità.
GrandiDonne è una delle tante attività ideate nell'ambito di 'donna immagine città' per la diffusione e informazione di buone pratiche sull'Equità. Altre attività di diffusione sono:
- Atlante Storico Geografico GrandiDonne
- Podcast: Vi Raccontiamo 1 Storia
- 'donna immagine città' On air su Casa Radio.
Stefania Capati, direttrice Radio Tuscia events.
Valeria Casati, si occupa di servizi di supporto organizzativo e promozionale per realtà del settore culturale. Appassionata ed esperta di Mappe Mentali. Imperfezione Creativa.
Domenico Creazzo, imprenditore edile interessato a tematiche sociali e diritti. Di suo particolare interesse l'analisi della Costituzione italiana.
Eleonora G. Giallombardo, consulente comunicazione.
Giulia Parini Bruno, giornalista, NuoveRadici APS.
Mehret Tewolde Weldemicael, esperta di diversity&inclusion, vicepresidente Associazione Le Réseau e CEO di Italia Africa Business Week.
Leda Tripodi, ASVIS Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.
Casimiro Vizzini, medico, già segretario generale dell’European University Alliance for Global Health. Attualmente consulente dell'Africa-Europe Foundation e responsabile Human Cell Atlas presso l'UNESCO.
DONNA IMMAGINE CITTA' è promossa da: Integronomia ergonomia e sostenibilità; Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi Consorzio Interuniversitario; Ergolab Unitus presso Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università della Tuscia.
DONNA IMMAGINE CITTA' per la promozione delle pari opportunità e il contrasto agli stereotipi di genere.
MEDIA PARTNER: Casa Radio, Radio Tuscia Events, Informazione Quotidiana.
Privacy and cookie policy
Copyright © design immagini contenuto sito di ci