locandina Femminismo: storia, cultura, diritti con Fiorenza Taricone

Enti fondatori - Comunicazione - Media partner

Femminismo: storia, cultura, diritti
con Fiorenza Taricone

15 aprile 2025 dalle 21:00

GrandiDonne in Clubhouse

“Più lento, più profondo, più dolce”. “Con questo motto – osservava Alexander Langer – non si vince nessuna battaglia frontale, però forse si ha il fiato più lungo”.

Platone non era un femminista, ma essendo un filosofo, non ebbe timore ad affrontare e dipanare un discorso nella Repubblica che alcuni hanno letto come femminista.

Platone afferma che le differenze tra i sessi non giustificano una divisione rigida dei ruoli sociali. Nella Repubblica, propone che le donne possano ricevere la stessa educazione degli uomini, inclusi l'addestramento fisico, la filosofia e la politica. Sebbene riconosca differenze biologiche, ritiene che queste non influiscano sulle capacità intellettuali e morali delle donne.

Durante il Medioevo, le donne furono spesso escluse dalla vita pubblica e relegate a ruoli domestici, ma alcune, come Christine de Pizan nel XV secolo, sfidarono questi limiti scrivendo opere a difesa dell'intelletto e delle capacità femminili.
Con l’Illuminismo, il pensiero razionale e le idee di uguaglianza stimolarono le prime vere richieste di diritti per le donne. Figure come Mary Wollstonecraft, con il suo trattato "A Vindication of the Rights of Woman" (1792), sostennero l’istruzione e la parità per le donne come prerequisito per una società più giusta.

E prima ancora Olympe de Gouges (1748-1793) è da considerare una delle prime femministe della storia per il suo impegno nella lotta per i diritti delle donne durante la Rivoluzione Francese. Il suo contributo più noto è la Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina (1791), un testo ispirato alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, ma che ne evidenziava l’esclusione delle donne. In essa, Olympe de Gouges affermava che le donne dovessero avere gli stessi diritti degli uomini in tutti gli ambiti, dal voto all’accesso alle cariche pubbliche, dal diritto alla proprietà all'uguaglianza nei matrimoni. Uno degli articoli più significativi recitava: "La donna nasce libera e ha gli stessi diritti dell’uomo".
Olympe de Gouges non ebbe grande seguito dalle femministe dell'epoca, in quanto i suoi slogan contro il matrimonio e la famiglia, a favore di donne uguali in tutto e per tutto agli uomini in casa e al lavoro, le spaventarono.

Nel XIX secolo nasce il termine femminismo ed è il secolo della trasformazione in un movimento organizzato, legato ai movimenti per l’abolizionismo e i diritti civili. Negli Stati Uniti e in Europa, le donne iniziarono a chiedere il diritto di voto, il diritto all’istruzione e migliori condizioni di lavoro. La Convenzione di Seneca Falls del 1848, guidata da Elizabeth Cady Stanton e Lucretia Mott, segnò un punto di svolta, ponendo l’uguaglianza di genere al centro del dibattito pubblico.

Nell’Italia post-unitaria si formarono tre diversi indirizzi femministi: l’Egualitarismo radicale di Annamaria Mozzoni, che si ricollegava alle idee di Olympe de Gouges; l’Emancipazionismo Cristiano fiorentino, che non ritenevano opportuno per le donne la politica ma rivendicava maggiore istruzione per le donne per formare mogli e madri migliori; il Femminismo Pratico di Ersilia Majno, per cui le donne avrebbero potuto pretendere il voto avrebbero dovuto dimostrare alla società il proprio valore, occupandosi delle attività ignorate dallo Stato.

Anche nei paesi musulmani a fine ottocento iniziano a circolare le prime idee femministe, le prime teoriche e attiviste e movineti per le donne.
Taj os-Soltaneh (Teheran 1884 - Teheran 1936) può essere considerata la prima femminista iraniana. Anche per lei è l'istruzione un passo fondamentale per l'emancipazione della donna. Considera il potere goduto dalle donne dell'harem basato sull'intrigo e la bassezza morale, lei rivendica donne consapevoli e formate per occupare un ruolo diverso nella società.
Oggi tre sono i grandi movimenti femminismi nord africani e mediorientali: il Femminismo laico donne mussulmane che sostengono la laicità dello stato; il Femminismo coranico, che chiede una nuova interpretazione del Corano o meglio ritiene che sia stato mal interpretato dagli uomini; il Femminismo islamista delle donne dell’ISIS, ferventi nemiche dell’Occidente.

Negli Stati Uniti però si susseguirono fenomeni di divisione e discriminazione. Le femministe americane della seconda anteguerra mondiale iniziarono a militare insieme alle donne nere, ma richiedendo loro di stare sempre un passo indietro rispetto alle prime.
Negli anni Sessanta Malcolm X istituì il Black Power, che voleva le donne nere a casa a fare figli per aumentare i neri sul suolo americano. Di conseguenza le donne afroamericane si separarono: una parte seguì Malcolm X; l’altra fondò un nuovo Femminismo, in contrasto al maschilismo del Black Power e al razzismo del Femminismo bianco e borghese.
Sempre in quegli anni si formò un importante movimento lesbista, che si ritenevano le vere salvatrici delle donne, poiché si erano liberate degli uomini e della penetrazione.

Dopo aver ottenuto il diritto di voto (in molti paesi tra il 1893 e il 1945), il femminismo si concentrò sulle questioni della parità economica, della libertà sessuale e dei diritti civili. Negli anni ’60 e ’70, figure come Simone de Beauvoir ("Il secondo sesso", 1949) e Betty Friedan ("La mistica della femminilità", 1963) misero in discussione i ruoli tradizionali delle donne nella società e nel matrimonio. Il movimento per la liberazione delle donne si espanse, contribuendo a importanti riforme legali in materia di lavoro, divorzio e scelta della maternità.

Nel 1975 l’ONU proclamò il Ventennio Internazionale delle Donne. Si tennero quattro Conferenze Internazionali delle Donne, la più importante fu quella tenutasi a Pechino nel 1995.
Nel 2005 si tenne a New York una nuova conferenza (Pechino + 10) dove si constatò che lmolti degli stati che avevano sottoscritto l’appello del 1995 dell’ONU legittimavano pratiche come l’infibulazione.

Dagli anni ’90 in poi, il femminismo ha assunto forme più intersezionali, riconoscendo come il genere si intrecci con etnia, classe sociale, orientamento sessuale e altre identità. Il concetto di "quarta ondata" del femminismo include l’uso dei social media per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi come la violenza di genere, il body shaming, la discriminazione nel mondo del lavoro e il gender gap economy.

Parliamone il 15 aprile alle 21:00 su Clubhouse in GrandiDonne.

Chi modera, collabora e quali ospiti?
- Sonia R. Marino, architetta, ergonoma e fondatrice di 'donna immagine città' e delle room GrandiDonne;
- Valeria Casati, servizi di supporto al settore culturale, moderatrice GrandiDonne;
- Domenico Creazzo, imprenditore, moderatore GrandiDonne;
- Mehret Tewolde Weldemicael, Associazione Le Réseau e Italia Africa Business Week, moderatrice GrandiDonne;
- Casimiro Vizzini, medico, One Sustainable Health for all Foundation, moderatore GrandiDonne;
- Eleonora G. Giallombardo, consulente comunicazione;
- Fiorenza Taricone, professoressa di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, già Rettrice Vicaria dello stesso Ateneo.

Come collegarsi e ascoltare:
- scaricare sul cellulare la app gratuita Clubhouse logo clubhouse
- crearsi un account
- cercare e collegarsi alla house GrandiDonne
- per entrare in room clicca QUI alle 21:00 del 15 aprile

VI ASPETTIAMO!

Prossimi eventi Clubhouse:
22 aprile - Cosa è successo tra mio padre e tua madre? Apparenza sociale e pregiudizi
29 aprile 2025 - Donne guerriere e cacciatrici, la preistoria che non ti aspetti
6 maggio 2025 - Donne For Peace e Ucraina, il valore della conoscenza

Per informazioni: SEGUITECI (Linkedin - Instagram - Telegram - Clubhouse) o SCRIVETECI!

La prima room di questo IV ciclo di GrandiDonne è stata:
1 ottobre 2024 - Fattore Campo: Calcio Politica Economia e Femminile

Di seguito moderatori, moderatrici e partecipanti.

passa il cursore sull'immagine, clicca e vai alla bio

Sonia R.
Marino

Domenico
Creazzo

Valeria
Casati

Mehret
Tewolde
Weldemicael

Casimiro Vizzini

Eleonora G. Giallombardo

Fiorenza
Taricone

Sonia R. Marino, architetta, european ergonomist certificata a Bruxelles, fondatrice di:
- ‘donna immagine città’, promozione delle pari opportunità e contrasto agli stereotipi.
- Integronomia, ricerca, formazione, consulenza e progettazione in ergonomia/ingegneria dei fattori umani e sostenibilità, applicate a wayfinding, ambienti fisici e virtuali, design e postazioni di lavoro, progettazione multisensoriale e della piacevolezza, luce/colore/fattori naturali. Pubblicazioni in ergonomia e sostenibilità.
GrandiDonne è una delle tante attività ideate nell'ambito di 'donna immagine città' per la diffusione e informazione di buone pratiche sull'Equità. Altre attività di diffusione sono:
- Atlante Storico Geografico GrandiDonne
- Podcast: Vi Raccontiamo 1 Storia
- 'donna immagine città' On air su Casa Radio.

Domenico Creazzo, imprenditore edile interessato a tematiche sociali e diritti. Di suo particolare interesse l'analisi della Costituzione italiana. Moderatore in GrandiDonne, house su clubhouse di 'donna, immagine città'.

Valeria Casati, si occupa di servizi di supporto organizzativo e promozionale per realtà del settore culturale. Appassionata ed esperta di Mappe Mentali. Moderatrice in GrandiDonne, house su clubhouse di 'donna, immagine città'.

Mehret Tewolde Weldemicael, esperta di diversity&inclusion, vicepresidente Associazione Le Réseau e CEO di Italia Africa Business Week. Moderatrice in GrandiDonne e di molti degli eventi in presenza di 'donna, immagine città'.

Casimiro Vizzini, medico, ha lavorato per l’UNESCO. Già segretario generale dell’European University Alliance for Global Health. Attualmente responsabile delle relazioni istituzionali della One Sustainable Health for all Foundation. Moderatore e a volte ospite esperto in GrandiDonne.

Eleonora G. Giallombardo, consulente comunicazione, collabora con 'donna immagine città' e il suo GrandiDonne.

Fiorenza Taricone, professoressa di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, già Rettrice Vicaria dello stesso ateneo. Autrice del testo: Zoé Gatti de Gamond e l'utopia fourierista.

DONNA IMMAGINE CITTA' è promossa da: Integronomia ergonomia e sostenibilità; Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi Consorzio Interuniversitario; Ergolab Unitus presso Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università della Tuscia.

DONNA IMMAGINE CITTA' per la promozione delle pari opportunità e il contrasto agli stereotipi di genere.

COMUNICAZIONE E MEDIA PARTNER: Eleonora G. Giallombardo comunicazione, Casa Radio, Giornale Informazione Quotidiana, Radio Tuscia Events, Meridione Tv.



Privacy and cookie policy
Copyright © design immagini contenuto sito di ci