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Fashion victims
ieri oggi domani
20 maggio 2025 dalle 21:00
GrandiDonne in Clubhouse
“Più lento, più profondo, più dolce”. “Con questo motto – osservava Alexander Langer – non si vince nessuna battaglia frontale, però forse si ha il fiato più lungo”.
“Ieri, oggi, domani” un film del 1963 in cui Sophia Loren è protagonista di tre episodi, interpretando tre donne molto diverse tra loro. Il suo stile cambia drasticamente da un episodio all'altro, mostrando il modo in cui l’abbigliamento può riflettere la personalità, il ceto sociale e il contesto culturale.
Il titolo stesso può essere letto anche in chiave stilistica: la moda vive di cicli (ieri), di attualità (oggi) e di visioni del futuro (domani). Il film può quindi essere interpretato anche come una metafora del mutamento del gusto e della società, e questi mutamenti possiamo leggerli anche attraverso i cambiamenti della moda.
E questi cambiamenti quante vittime della moda hanno fatto?
La moda è più di un sistema estetico:
è un meccanismo sociale, economico e simbolico che spinge le persone a desiderare, consumare e identificarsi.
Questo meccanismo può anche creare dei fenomeni viziosi e pericolosi, come le fashion victims, le vittime della moda, che subiscono la moda, spesso in cerca di approvazione, status o appartenenza sociale. A volte le conseguenze possono essere drammatiche.
Fashion victims di ieri
A la mode, anche gli amanti dovevano essere alla moda!!!
A la mode, espressione che nasce nel Settecento come abbreviazione di A la moderne, ispirata dalle continue scoperte scientifiche.
Tutto doveva essere alla moda:
- l'abbigliamento
- gli argomenti di cui si parlava
- il comportamento.
E ovviamente anche gli amanti dovevano essere alla moda!
Fashion victims di oggi
Yaeba (denti storti volontari)
Cos’è?
- Moda di rendere i denti canini sporgenti o storti, considerati "kawaii" (carini).
Rischi:
- Problemi ortodontici reali o accelerati.
- Effetto "baby-face" può incoraggiare una sessualizzazione dell'infantile, problema sociale e mediatico in Giappone.
Fashion victims di domani
Con l’aumento della realtà aumentata, mirror smart e social immersivi, la costruzione del look avverrà in dialogo diretto con l’algoritmo?
Inoltre la moda fa anche vittime invisibili, e molto più tragiche e drammatiche:
dalle Radium Girls dell’inizio del novecento:
- giovani donne impiegate a dipingere quadranti con pittura al radio ingerivano la sostanza tossica leccando il pennello, convinte che fosse innocua. Morirono per necrosi ossea e tumori.
Alle lavoratrici del Rana Plaza che nel 2013:
- crollo di un edificio industriale in Bangladesh, sede di fabbriche tessili, 1.134 morti, quasi tutte donne.
Condizioni di lavoro insicure e salari miseri per produrre vestiti a basso costo per i grandi.
Il crollo avvenne per negligenza perché l’edifico non era stato manutenuto e si era già peritato un evidente grave quadro fessurativo. Gli operatori della banca erano stati avvertiti e si salvarono, le lavoratrice del tessile furono obbligate ad andare a lavorare perché la produzione doveva continuare.
L'insostenibilità del fast fashion
L’industria tessile produce 100 miliardi di capi all’anno, più di 23 miliardi di scarpe all’anno.
Il settore tessile è secondo per emissioni climalteranti, dopo quello petrolifero.
500 milioni di vestiti buttati all’anno in Italia.
Il consumatore europea genere 15 kg di rifiuti tessili all’anno.
I capi blended, ossia i misti, hanno anche il problema che non ci sono le tecnologie per differenziare.
Quando nasce la fast fashion?
Affonda le sue radici in secoli lontani. Tutto questo nasce da Luigi XIV alla fine del 1600 inizia con questo sfarzo, decide di buttare via due volte all’anno i capi di abbigliamento, e questi cambi li chiama primavera-estate e autunno-inverno.
Parliamo di Moda il 20 maggio alle 21:00 su Clubhouse in GrandiDonne.
Come collegarsi e ascoltare:
- scaricare sul cellulare la app gratuita Clubhouse
- crearsi un account
- cercare e collegarsi alla house GrandiDonne
- per entrare in room entra in Clubhouse alle 21:00 del 20 maggio e troverai la room "Fashion victims, ieri oggi domani"
VI ASPETTIAMO!
Prossimi eventi Clubhouse:
27 maggio 2025 - Fake e luoghi comuni in meccanica quantistica con Catalina Curceanu
Moderano
- Sonia R. Marino, architetta, ergonoma e fondatrice di 'donna immagine città' e delle room GrandiDonne;
- Stefania Capati, direttrice Radio Tuscia Event;
- Valeria Casati, Imperfezione creativa;
- Domenico Creazzo, imprenditore;
- Eleonora G. Giallombardo, consulente comunicazione;
- Giulia Parini Bruno, NuoveRadici APS;
- Mehret Tewolde Weldemicael, Associazione Le Réseau e Italia Africa Business Week;
- Leda Tripodi, ASVIS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile;
- Casimiro Vizzini, Africa-Europe Foundation e Human Cell Atlas UNESCO.
Moderatori, moderatrici e partecipanti.

Sonia R.
Marino

Stefania
Capati

Valeria
Casati

Domenico
Creazzo

Eleonora G.
Giallombardo

Giulia
Parini
Bruno

Mehret
Tewolde
Weldemicael

Leda
Tripodi

Casimiro Vizzini

Anna
Cecchi
Smith

Marina
Furegon

Elisabetta
Gnignera

Francesca Sgorbati Bosi
Sonia R. Marino, architetta, european ergonomist certificata a Bruxelles, fondatrice di:
- ‘donna immagine città’, promozione delle pari opportunità e contrasto agli stereotipi.
- Integronomia, ricerca, formazione, consulenza e progettazione in ergonomia/ingegneria dei fattori umani e sostenibilità, applicate a wayfinding, ambienti fisici e virtuali, design e postazioni di lavoro, progettazione multisensoriale e della piacevolezza, luce/colore/fattori naturali. Pubblicazioni in ergonomia e sostenibilità.
GrandiDonne è una delle tante attività ideate nell'ambito di 'donna immagine città' per la diffusione e informazione di buone pratiche sull'Equità. Altre attività di diffusione sono:
- Atlante Storico Geografico GrandiDonne
- Podcast: Vi Raccontiamo 1 Storia
- 'donna immagine città' On air su Casa Radio.
Stefania Capati, direttrice Radio Tuscia events.
Valeria Casati, si occupa di servizi di supporto organizzativo e promozionale per realtà del settore culturale. Appassionata ed esperta di Mappe Mentali. Imperfezione Creativa.
Domenico Creazzo, imprenditore edile interessato a tematiche sociali e diritti. Di suo particolare interesse l'analisi della Costituzione italiana.
Eleonora G. Giallombardo, consulente comunicazione.
Giulia Parini Bruno, giornalista, NuoveRadici APS.
Mehret Tewolde Weldemicael, esperta di diversity&inclusion, vicepresidente Associazione Le Réseau e CEO di Italia Africa Business Week.
Leda Tripodi, ASVIS Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.
Casimiro Vizzini, medico, già segretario generale dell’European University Alliance for Global Health. Attualmente consulente dell'Africa-Europe Foundation e responsabile Human Cell Atlas presso l'UNESCO.
Anna Cecchi Smith, hairstylist e make-up artist. Ha partecipato a eventi internazionali come Milano Parigi e la New York Fashion Week. Gestisce Beautick USA, come master Stylists e recruiter, uno studio che rappresenta la sintesi della sua passione per l’eleganza, la cura del dettaglio e l’innovazione. Specializzata nel settore bridal, fashion, editorial e creativo.
Marina Furegon, ex-modella professionista, organizzatrice di eventi/pubbliche relazioni, docente di Markets & Lifestyle e Storia della Moda dell’Estremo Oriente presso Accademia del Lusso di Roma.
Elisabetta Gnignera, Storica del costume e della moda. Nel 2010 pubblica la monografia: “I Soperchi ornamenti, Copricapi e acconciature femminili nell’Italia del Quattrocento”, attestandosi come una delle massime specialiste italiane del costume rinascimentale italiano avendo studiato e ricostruito le vesti raffigurate nel Ritratto di giovane donna scoperto dall’ Ingegnere francese Pascal Cotte sotto la superficie pittorica della Gioconda di Leonardo da Vinci conservata al Louvre..
Francesca Sgorbati Bosi, laureata in lingue e letterature moderne alla Cattolica di Milano con una tesi su “The beggar’s opera” di John Gay. Settecentista focalizzata sul Settecento francese e inglese, sia con traduzioni di testi mai pubblicati prima, sia con saggi che siano storicamente accurati ma piacevoli da leggere anche per i non specialisti, per far capire quanto fosse vivace, frizzante e sorprendente, ma anche pieno di luci e ombre, il Secolo dei Lumi, che in Italia è purtroppo poco conosciuto nonostante sia alla radice della nostra società moderna. Libri scritti: Guida pettegola al settecento inglese; Nobili contraddizioni; Guida pettegola al settecento francese; Guida pettegola al teatro francese del Settecento; Non mi attirano i piaceri innocenti; A tavola coi re. Tutti pubblicati per Sellerio.
DONNA IMMAGINE CITTA' è promossa da: Integronomia ergonomia e sostenibilità; Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi Consorzio Interuniversitario; Ergolab Unitus presso Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università della Tuscia.
DONNA IMMAGINE CITTA' per la promozione delle pari opportunità e il contrasto agli stereotipi di genere.
MEDIA PARTNER: Casa Radio, Radio Tuscia Events, Informazione Quotidiana.
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